lunedì 1 ottobre 2012

Paesaggi notturni: qualche foto-esperimento

La via Lattea fotografata dalla valle Planica, vicino Kranjska Gora, in Slovenia
La via Lattea sopra la Valle Planica (Rateče, Alpi Giulie, Slovenia)

Quando cala la notte, in montagna, lontano dalle città perennemente e artificialmente illuminate, si entra in un'altra dimensione.

Negli ambienti naturali, lo stacco tra il giorno e la notte è netto e il mondo cambia radicalmente: l'occhio si deve abituare alla flebile luce delle stelle, cielo sereno permettendo, e gli altri sensi - olfatto, udito - si acuiscono per carpire ogni segnale utile.

Le foto notturne hanno un fascino particolare: il sensore della macchina fotografica, grazie alle lunghe esposizioni, riesce a registrare degli aspetti della realtà che sfuggono all'occhio umano, con risultati spesso sorprendenti.

Cerco sempre, quando ne capita l'occasione, di fare qualche foto notturna: i risultati non sono un granchè, ma sufficienti a darmi un po' di soddisfazione e soprattutto uno stimolo a fare meglio.

La prima foto di questo post, quella della via Lattea, è stata scattata nella valle Planica, sulle Alpi Slovene, in una calda notte d'Agosto senza luna. Sebbene la valle si trovi ad una quota modesta (900 metri) è sufficientemente appartata da offrire il buio necessario per osservare una miriade di stelle e anche la via Lattea. Fotografare senza luna, sebbene permetta un'ottima resa della volta stellata, pone molte difficoltà nella rappresentazione del paesaggio "terrestre" che, in questi casi, appare generalmente molto scuro e poco leggibile. Per poter rendere un minimo visibili i dettagli del panorama, ho dovuto lavorare la foto con un software di photo-editing, per rischiarare le montagne che racchiudono la valle.

Il Monte Pore da Fedare, coperto di neve in una notte senza luna
Notte stellata e senza luna: vista da Fedare verso il monte Pore (Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

Anche nella foto sopra la luna era poca e nascosta dietro le montagne, ma la neve al suolo ha facilitato di molto la rappresentazione del terreno: infatti, riflettendo la poca luce presente, ha reso una luminosità sufficiente per rendere leggibili i dettagli del paesaggio. La luce dorata sullo sfondo può avere due spiegazioni: l'inquinamento luminoso di qualche grosso paese, oppure può essere un residuo dell'illuminazione del sole che, sebbene già da qualche ora al di sotto dell'orizzonte, continua ad emanare una luce visibile al sensore grazie alla lunga esposizione (30 secondi) e all'alta sensibilità impostata (1600 iso).

Monte Civetta fotografato da Fedare (Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

Stesso discorso per quest'altra foto, scattata dallo stesso luogo e nella stessa occasione. Anche questa inquadratura è rivolta verso ovest, quindi è possibile che le cromie calde che si vedono siano dovute ad un residuo di luminosità solare, ma anche all'inquinamento luminoso dei centri abitati del Cadore.

Monte Cernera e Passo Giau (Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

Quando invece la luna è presente e magari è quasi piena, come nella foto sopra, appariranno meno stelle e il terreno sarà più illuminato, specie se innevato come in questo caso. Potremo inoltre utilizzare una sensibilità meno elevata e tempi di posa più brevi (in questo caso 200 iso e 15 secondi).

Nel cielo si vedono poche stelle anche a causa delle nuvole, mosse dal vento, che danno però un bell'effetto "sfumato", molto particolare...

La foto sopra, che mi piace abbastanza, putroppo non è sufficientemente nitida a causa del micromosso causato dal vento e, probabilmente, per non aver disattivato il VR (riduttore delle vibrazioni) dell'obiettivo: il manuale dice infatti che per le foto scattate dal cavalletto va disabilitato (io allora non lo sapevo...).

Parete Nord-Ovest della Civetta (Fedare, Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

Monte Civetta, Val Fiorentina e Monte Pore (Fedare, Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

Anche queste due foto sono state scattate sotto la luce lunare e con suolo innevato. Nonostante l'inquadratura sia rivolta verso Ovest, non presentano all'orizzonte la luce arancione che si vede nelle precedenti, probabilmente perché i tempi di scatto utilizzati e la sensibilità sono molto inferiori. C'è da dire che, generalmente, nei paesaggi illuminati dalla luna le tonalità sono comunque più fredde che quando questa è assente.

Nella seconda foto, si possono osservare in alto a destra le tre stelle della cintura di Orione, più in basso la stella più luminosa delle altre è Rigel, mentre quella al centro dell' inquadratura è Sirio.

Il rifugio Fedare fotografato di notte, con la neve
Rifugio Fedare (S. Lucia in Val Fiorentina, Dolomiti, Belluno)

La presenza di soggetti illuminati, come questo rifugio, sebbene a volte non proprio naturali, rendono la foto meno buia e più interessante. In questo caso, se non ci fossero le macchine parcheggiate "a rompere la poesia", la foto sarebbe potuta essere molto più attraente.

Lo stagno di Zelenci e le Ponce, viste di notte
La notte sullo stagno di Zelenci (Podkoren, Alpi Giulie, Slovenia)
Questa foto è stata scattata dalle sponde della risorgiva di Zelenci, uno specchio d'acqua da cui nasce il fiume Sava, in Slovenia. Ho cercato di mantenere le montagne di sfondo il più possibile chiare: la visibilità è un po' compromessa dalla forte umidità del luogo e dalle condizioni atmosferiche non proprio ideali. Era comunque molto buio e si intravede, sulla sinistra, un "accenno" di via Lattea. La stella in basso al centro dovrebbe essere Antares.

Il Razor e il Prisojnik visti dal lago di Jasna, di notte, con la luna nascosta dietro il monte a sinistra
Vista dal laghetto Jasna (Kranjska Gora, Alpi Giulie, Slovenia)

Altra foto "estiva", quindi senza neve, con la luna nascosta dietro il monte sulla destra: il paesaggio è molto scuro e si vedono poche stelle in cielo (anche se, più o meno al centro del fotogramma, sopra la nuvoletta, ho catturato una stella cadente...)

Il bivacco Pelino illuminato dalla luna
Bivacco Pelino al chiar di luna (Monte Amaro, Majella, Abruzzo)
Nella foto sopra, con la luna quasi piena, il terreno si vede molto bene e, nonostante le nuvole spinte dal vento ogni tanto impedissero la visuale, spiccano anche le luci delle città abruzzesi, verso la costa adriatica.

Il bivacco Pelino poco prima che sorga il sole
Bivacco Pelino prima dell'alba (Monte Amaro, Majella, Abruzzo)

Ma è stato sufficiente che la luna tramontasse (e che il cielo divenisse più limpido), per far risaltare tante stelle luccicanti: dal vivo è stato uno spettacolo davvero emozionante. 

Sulla sinistra si vede la luce del sole che ancora non è sorto, ma già illumina l'orizzonte. Sulla destra, alcune lucine azzurognole: sono le lampade a led di tre escursionisti che stanno giungendo da valle. Questa foto secondo me è abbastanza riuscita per via delle città illuminate sullo sfondo (dovrebbero essere Vasto e Termoli), che rendono la foto molto più vivace ed interessante.

                                                                                

Come avrete potuto constatare, le foto pubblicate in questo post sono molto modeste e piene di difetti... Ma mi sono divertito molto a scattarle e a me, che ero presente in quei luoghi e quei momenti, fanno rivivere un po' delle sensazioni ed emozioni provate nelle misteriose notti tra i monti.

Se volete vedere delle bellissime foto di paesaggi montani notturni, vi consiglio i seguenti due link:

  • Il sito di Davide Necchi, dove oltre a vedere foto stupende delle Alpi di notte, potrete anche leggere ottimi suggerimenti sulla tecnica fotografica necessaria a realizzarle
  • Il sito di Maurizio Pignotti, che offre ai visitatori una serie di fantastiche immagini notturne dell'Appennino centrale, in particolare dei Monti Sibillini


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