domenica 17 maggio 2015

Un po' di roccia dopo la doccia: qualche facile via al monte Moneta



Per arrampicare al monte Moneta in maggio inoltrato servono condizioni climatiche particolari, molto rare e fugaci... Magari subito dopo una fresca pioggia!


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Dato che è tanto tempo che non arrampichiamo e che un po' di confidenza con la roccia serve anche nelle più facili ascese alpinistiche (o le più difficili gite escursionistiche), insieme a Luca decidiamo di sfruttare la perturbazione fredda in calo verso l'Italia, per "rubare" alla stagione ormai avanzata qualche tiro di corda sulle assolate pareti del monte Moneta: purtroppo, al nostro arrivo nella piana di Sant'Agostino, tra Sperlonga e Gaeta, il maltempo non è ancora passato e ci accoglie un'insistente pioggia. Decidiamo di visitare la vicina città di Gaeta, facendo una passeggiata fin quasi in cima al monte Orlando, aspettando il cessare delle precipitazioni. Finalmente verso mezzogiorno smette di piovere e ci accostiamo alle pareti.

Gaeta

Il golfo di Gaeta
Il particolare campanile del duomo di Gaeta
Ormai l'arrampicata sportiva è per noi un'attività men che rara: negli ultimi cinque anni avrò arrampicato meno di dieci volte e mai l'anno scorso... I primi approcci sono sempre difficoltosi, anche sulle vie più banali. Basta, però, qualche metro per riacquistare un minimo della gestualità di una volta e  muoversi un po' più agevolmente. Alla fine, possiamo dire di aver trascorso qualche ora divertente, ricordando a mani e piedi sensazioni che un tempo erano più familiari, ma che forse non sono ancora del tutto scomparse.

Luca consulta la guida

La prima facile via della giornata

Cercando di riconciliarsi con la verticalità

Uno sguardo in giù



E' ora di andare


Le pareti strapiombanti del Moneta












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