domenica 28 febbraio 2016

Su e giù dal Terminillo



Il Terminillo, la montagna più frequentata e conosciuta, è sempre uno scenario ideale di piccole avventure e non delude mai...


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(Terminillo, 19 febbraio 2016) - Lasciata l'auto in corrispondenza del rifugio Sebastiani, inopinatamente chiuso, dopo i consueti preparativi ci mettiamo in marcia per i pendii che conducono verso la Sella di Leonessa.

Salendo verso la sella di Leonessa, il rifugio Sebastiani sullo sfondo

Il versante est del Terminillo dai pressi della sella di Leonessa

Quest'inverno non ci ha dato grandi occasioni di ascensioni alpinistiche, per questo motivo non abbiamo intenzioni particolarmente ambiziose: procederemo alla salita del canale dell'Orsacchiotta, un'ascensione facile seppur non proprio banale... 

Il settore tra il canalone Centrale e l'Orsacchiotta, con al centro il canale Brucchietti 

Ci avviciniamo ai piedi del Terminillo, sullo sfondo monte Elefante
Quello che varia, anche notevolmente, questo genere di salite alpinistiche è la condizione della neve: la stessa ascensione, con condizioni di neve fresca, ghiacciata, marcia, crostosa, ecc. cambia completamente di difficoltà e oppone problematiche diverse da affrontare e rischiede più o meno fatica e di diverso tipo... Con neve fresca o comunque morbida si soffre di più a livello organico (fiato) e si è costretti a sollevare di più le gambe ad ogni passo; con neve dura e ghiacciata sono i polpacci ad essere sforzati di più e l'impegno tecnico (equilibrio) è maggiore. Nelle condizioni da noi trovate diciamo che c'era un po' di tutto: tratti con neve compatta, altri dove si affondava di più. Tutto sommato non è stata una salita tecnicamente difficile in quanto nei tratti più ripidi si riusciva a scavare un gradino nella neve, sufficiente per appoggiare parte dell'avampiede: quindi un impegno medio sia come sforzo fisico, che come equilibrio/coordinazione. Ovviamente stiamo parlando di salite alpinisticamente molto facili.

Il canale dell'Orsacchiotta

Grinta prima della salita...

I pendii ai piedi del versante est del Terminillo

Luca nei pressi dell'attacco della salita

Risalendo verso il canale dell'Orsacchiotta
Passo dopo passo, poggiando le piccozze (ne bastava una, ma non si sa mai...) ci addentriamo tra le quinte di roccia del canalone. Ora, al riparo dal vento ma ancora al sole, fa caldo e devo togliere giacca a vento e pile. Il canale sale con pendenza media di 40°/45° con qualche tratto più ripido in alcune strettoie tra le rocce.

All'inizio del canale dell'Orsacchiotta

Nel canale dell'Orsacchiotta al monte Terminillo
Un tratto un po' ripido (50°) del canale dell'Orsacchiotta

Canale dell'Orsacchiotta, monte Terminillo
Uno sguardo in giù, a metà circa del canale dell'Orsacchiotta
Superiamo il tratto centrale, ci dirigiamo leggermente verso sinistra in direzione dell'uscita in cresta. Sfiliamo davanti alla più impegnativa variante d'uscita che passa per il "camino", rimandandola, per l'ennesima volta, alla prossima (ma prima o poi passeremo da lì!!!).

Variante d'uscita del canale dell'Orsacchiotta, Terminillo
Sulla destra si vede lo stretto intaglio fra le rocce, dove passa la variante d'uscita del canale Orsacchiotta

Arriviamo all'uscita in cresta: una quindicina di metri più ripidi che oggi sono meno difficili del solito in quanto la neve non è compatta, ma piuttosto molle e si riescono a scavare dei discreti gradini calciando con il piede nella neve.





Il panorama dalla cresta è sempre emozionante: oggi in particolare l'aria è pulita e i colori del paesaggio circostante sono particolarmente vividi e brillanti. Tira un po' di vento e conviene infilare la giacca. Percorriamo quindi le poche centinaia di metri che ci separano dalla vetta del Terminillo.

Cresta nord del Terminillo
Sulla cresta nord del Terminillo, verso la vetta

Cima Sassetelli

Cima Sassetelli
Cima Sassetelli

Il cippo di vetta e la cima del Terminilletto
Arrivati in vetta si sosta un po', come al solito, a rimirare il panorama e a compiacerci di essere arrivati nuovamente qui, a godere di questo ambiente selvaggio e sorprendente, non molto distante dalla nostra metropoli.

Autoritratto di vetta


Deformità di  vetta
Filmando l'orizzonte

Scrutando l'orizzonte

Decidiamo per la discesa nel canalone Centrale, facile ma sempre suggestivo. In realtà oggi è anche un po' infido perché ricoperto da un sottile strato di neve umida, poco coesa con il sottostante fondo duro... Cautela quindi per evitare rovinose scivolate...

Canale Centrale, Terminillo
Scendendo nel canale Centrale

Canale Centrale, Terminillo
Alla fine del canale Centrale


Giunti in fondo al canale, siccome sia la salita che la discesa sono state piuttosto brevi e ancora non ne abbiamo abbastanza di montagna, decidiamo di risalire il canale alla destra orografica (sinistra faccia a monte) del Centrale. Quindi di nuovo su per quest'altro ripido scivolo nevoso tra le rocce.

Salendo per il secondo canale

Uscita in cresta

Sulla cresta sud-est del Terminillo
Il canale è piuttosto facile e breve, tutto sui 40° con qualche tratto leggermente più ripido e l'uscita in cresta che per pochi metri arriva sui 50°. Nel frattempo grossi nuvoloni cominciano a coprire il cielo e non sono neanche tanto sgraditi, dato che il sole, colpendo i fianchi della montagna ai bordi del canale, sta facendo sciogliere e staccare pezzetti di neve e ghiaccio, che ci cadono nelle vicinanze...

Arriviamo quindi, percorrendo un pezzetto di cresta sud-est, nuovamente in cima: rimiriamo ancora il panorama (ma con meno soddisfazione) e ritorniamo sui nostri passi, per scendere il canalino appena salito.

Lungo la cresta sud del Terminillo

Discesa nel canale a destra del Centrale



La discesa per di qua è ancora più veloce: in breve siamo ai piedi del versante est. Costeggiamo i pilastri rocciosi per dare un'occhiata a qualche futura, un po' più impegnativa, possibile salita... Certo, dovremmo allenarci di più, ma chissà!

Canalino Vendittelli-Casoli, Terminillo
Canalino Vendittelli-Casoli

Giunti infine all'automobile, troviamo conferma che il rifugio Sebastiani è ancora chiuso quindi, per pranzare, ci dirigiamo al ristorante La Pannocchia di Cantalice, dove si mangia bene e a prezzi ragionevoli...


Commento finale

Ho salito questi canali tantissime volte e ancora continuo e continuerò a salirli: non sono solamente un buon terreno d'esercizio alpinistico... 








Dati dell'Escursione

Data: 19 febbraio 2016
Partenza: Rifugio Sebastiani, 1820 metri
Arrivo: Rifugio Sebastiani, 1820 metri
Punto più alto: cima monte Terminillo, 2216 metri
Dislivello totale in salita: 500 metri circa
Dislivello totale in discesa: 500 metri circa
Tempo impiegato4 h circa (soste comprese) - 40 min dal rif. Sebastiani all'attacco del canale dell'Orsacchiotta; 1 h 15 min salita del canale Orsacchiotta e cresta nord fino in cima al Terminillo; 30 min discesa per il centrale fino all'attacco del canale a destra del Centrale; 40 min salita del canale fino in cima al Terminillo; 50 min discesa per il Centrale fino al rif. Sebastiani.
Sviluppo del percorso3,5 Km
DifficoltàPD: La salita del canale dell'Orsacchiotta è valutata PD nella scala alpinistica delle salite su neve e ghiaccio: pendii di 40°/45° con qualche tratto più ripido a 50° e l'uscita in cresta pochi metri a 55° o poco più. Il canale Centrale è F+: salita su neve a 40°/45°; di difficoltà simili il canale A destra del Centrale.
Attrezzatura: Scarponi da montagna, piccozza, ramponi e casco d'arrampicata.

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