martedì 2 maggio 2017

Facile e bello: canale di Fonte Rionne al monte Infornace



Una bella salita su neve, in uno scenario selvaggio e sorprendente! Con l'amico Francesco.


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(Lago Racollo, S. Stefano di Sessanio - Aq, 25 aprile 2017) - E' la festa della Liberazione, e con Francesco ci liberiamo per alcune ore dal caos della città, per trascorrere una giornata tra i monti dell'Abruzzo.

Lasciata l'automobile un po' oltre il Lago Racollo, idilliaca località situata nel bel mezzo di Campo Imperatore, ci incamminiamo attraversando la sconfinata piana, puntando direttamente il versante sud del monte Infornace.

Campo Imperatore, Infornace, Prena, Camicia
La grande piana di Campo Imperatore e i monti Infornace, Prena e Camicia

La giornata è limpida, si vedono in lontananza la Majella innevatissima, il versante nord del Sirente e, attorno a noi, il suggestivo scenario di Campo Imperatore, che ricorda luoghi selvaggi e assai lontani, come i grandi altipiani anatolici o dell'Asia centrale.

Sirente e canalone Majori
Sirente e canalone Majori (foto di Francesco)

Il Corno Grande
Il Corno Grande

La vasta piana di Campo Imperatore
La prima parte dell'escursione segue una rotta rettilinea, da sud a nord. Man mano che procediamo, la nostra meta si fa sempre più vicina e si distingue nettamente la via per cui saliremo in cima all'Infornace: il canale di Fonte Rionne.

Monte Infornace
Monte Infornace

Monte Infornace
Monte Infornace
Lasciamo la piatta prateria per cominciare a salire i tormentati pendii che scendono dalla montagna. Cominciano le prime lingue di neve che terminano in ruscelli e piccole cascatelle.

Monte Aquila e Corno Grande
Monte Aquila e Corno Grande

Nei pressi di Fonte Rionne

I primi nevai

Rifornimento volante: notate la piccozzona!!!

canale di Fonte Rionne
Lo sbocco del canale di Fonte Rionne

Il sole è già alto e comincia a scaldare l'aria. La primavera si annuncia con il canto frenetico degli uccelli e il gorgogliare dell'acqua che rivola lungo i versanti della montagna, scavando pericolose gallerie sotto gli ancora numerosi nevai che percorrono i vari solchi di queste tormentate montagne.

Mentre ci avviciniamo, il mio amico, Franz il Professore, si rifocilla senza fermarsi: dice che deve mettere carburante nel serbatoio, prima di affrontare la lunga e ripida salita...

Avvicinandoci al canale di Fonte Rionne: si cammina e si mangia

Antiquariato alpinistico, anno 1971

♫♬Vecchio rampone, ♩♫ quanto tempo è passato!♫♩♬ 1971 - 2017 = 46 anni!

Superiamo quindi un breve salto roccioso con a lato opere in muratura, nei pressi di una cascatella, traversiamo un pendio innevato e giungiamo sulla lingua di neve che scende dal canalone che dobbiamo risalire. Qui calziamo i ramponi. Il Professore, che è un alpinista, per così dire, vintage, sfodera i sui attrezzi da museo, che custodisce gelosamente dai tempi dell'infanzia: una piccozza da un metro di lunghezza e qualche chilo di peso, buona anche per scavare una buca nel terreno in caso di necessità, e un paio di ramponi essenziali, del tutto uguali a quelli che il signor Grivel forgiava nel 1929 (vedere a questo link per credere!!!). Beh! potremo fare ironia o guardarlo sconcertati, ma il nostro amico Franz, con questi attrezzi, fa esattamente le stesse cose che facciamo noi con i più recenti ritrovati della tecnica, che poi sono le stesse cose che facevano i nostri padri con la medesima attrezzatura.

Comunque, indossati i ramponi, più o meno evoluti tecnicamente, cominciamo a salire il pendio, inoltrandoci nel canalone, che dopo poco comincia subito a stringersi tra alti pinnacoli di roccia.

Inizio del canale di Fonte Rionne
Inizio del canale di Fonte Rionne

All'imbocco del canale (foto di Francesco)

Canale di Fonte Rionne
Canale di Fonte Rionne
Lo scenario è fiabesco, selvaggio e suggestivo. La neve è molto mutevole: molle nei tratti al sole, dura e a volte ghiacciata all'ombra. In più punti si procede sugli evidenti residui delle valanghe.

Un ricciolo di neve, rotolato dalle rocce

Canale di Fonte Rionne
Si procede su resti di valanghe

Canale di Fonte Rionne
Valanga
Il canale procede piegando a destra, con tratti più stretti alternati ad altri dove si allarga, sempre circondato da pareti e rocce verticali. Nei cambi di pendenza, si intuiscono crepacci, fratture del manto nevoso che però sono ancora ricoperte da solidi ponti di neve. Solo in alcuni punti, sondando con la piccozza, si mette allo scoperto il vuoto sottostante.

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
Nel Canale di Fonte Rionne (foto di Francesco)
Ogni tanto si incontra qualche ramo secondario, più stretto e ripido del principale, che sale sulla destra, ma ovviamente lo tralasciamo. In alcuni punti capita di affondare improvvisamente con una gamba e non si capisce se è perché la neve è molle o se perché sotto c'è un buco. Certo che, sondare con la piccozza senza riuscire a toccare il fondo, non è piacevole...

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
Uno dei punti più ripidi

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
Una strettoia un po' ripida
Un punto stretto, ripido (40°) e ghiacciato ci richiede un minimo di impegno, dando all'escursione quel minimo di difficoltà alpinistica che dà anche soddisfazione... L'ambiente circostante è comunque meraviglioso e non è certo l'affrontare tratti tecnici la gratificazione di questo itinerario.

Giunti al tratto finale, la costante ripidezza e la neve, che in molti punti cede sotto il nostro passo anche oltre il ginocchio, ci fanno faticare non poco. L'arrivo sulla cresta dell'Infornace giunge come gradita ricompensa alla fatica fatta in questo tratto di salita.

Canale di Fonte Rionne
Un tratto ripido e un po' gelato

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
All'uscita del canale di Fonte Rionne

Monte Prena
La cima del Prena

Foto di Francesco
Giunti sulla cresta la percorriamo per un breve tratto verso ovest, per poi salire l'ultimo pendio innevato fino in cima: splendido panorama a 360°.

Vista verso il vallone di Fossaceca

La vetta del Prena

Arriva Francesco!

Nuvole verso il teramano

Autoscatto di vetta (© Francesco)

Sostiamo parecchi minuti in cima, nonostante il vento che tira non renda il clima molto piacevole, ma almeno c'è il sole.

Mentre io sono piuttosto parco nei pasti montani, e sgranocchio una misera barretta, il mio amico Professore mangia panini, cioccolate, frutta e altro, ma egli, si sa! è una bestia montana, facente parte di diritto della fauna alpina: quindi si trova perfettamente a suo agio tra questi picchi freddi e scoscesi e banchetta come fosse ad un picnic al parco.

Franz si rifocilla

Monte Camicia e la cresta nord-ovest

L'eroica piccozza

Appollaiato sul picco, come un'aquila orobica!

Giunge comunque l'ora di scendere e riprendiamo la strada percorsa in salita: ci ri-tuffiamo nel canale di Fonte Rionne.

In discesa dalla cima dell'Infornace

Canale di Fonte Rionne
Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
In discesa
Il sole è molto alto, la temperatura è salita e molti tratti del canale, che al mattino erano in ombra, ora sono sotto i raggi solari: la conseguenza è che la neve si è ammorbidita parecchio e spesso succede di affondare con una gamba fino all'anca! La cosa che ci preoccupa un po' è di finire in qualche buca nascosta dal manto nevoso, ma la neve è ancora tanta e non si avverte nessun rumore di acqua, segno che sotto la neve il torrente non ha ancora scavato pericolose gallerie...

Canale di Fonte Rionne
Scendendo lungo il canale

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne

Canale di Fonte Rionne
Ambiente grandioso

Canale di Fonte Rionne


La discesa passa in fretta, perché si va più veloci e soprattutto perché si fa meno fatica! Ci fermiamo solo ad ammirare gli stupendi scenari, là dove il canale si allarga fra ampie pareti verticali.

Giungiamo presto all'uscita del budello roccioso, stando attenti, in quest'ultimo tratto, alla solidità dei ponti di neve che attraversiamo. Percorriamo quindi il lungo nevaio che si spinge tra i prati della piana di Campo Imperatore,

Fonte Rionne
Ponte di neve

Fonte Rionne
All'uscita del canale

Francesco si rifornisce di acqua al ruscello di Rionne, ora scendere è facile: passiamo sotto una specie di calanco gessoso e in breve arriviamo ai prati, pieni di crochi, genziane e viole,

Un piccolo calanco

Monte Infornace
Siamo ormai negli spazi aperti di Campo Imperatore

Monte Infornace


Ora ci manca solo l'attraversata di Campo Imperatore e ce la godiamo con calma. Il Franz, come suo solito, coglie qualche fiore di Crocus per la sua signora, usando il caschetto d'alpinismo a mo' di cestino...

Campo Imperatore
Grandi spazi

Monte Infornace e monte Prena
Monte Infornace e monte Prena

Corno Grande
Il Corno Grande si affaccia tra le nuvole

Crochi

Corno Grande
Corno Grande

Corno Grande
Corno Grande e monte Aquila

Monte Prena e monte Camicia
Prena e Camicia

Campo Imperatore
Piccolo Tibet
Prima di tornare a Roma, ci fermiamo nei pressi del lago Racollo, in uno scenario pieno di colore e luce. Bello, bello, bello!


Lago Racollo, Prena, Camicia
Lago Racollo

Commento finale

Una salita facile nel suo genere, ma in un ambiente veramente bello e suggestivo, direi quasi unico in Appennino. Le difficoltà sono a livello di alpinismo base, ma ovviamente, soprattutto in caso di neve dura o ghiacciata, così come in caso di salti rocciosi scoperti, occorre un minimo di preparazione o l'accompagnamento di un esperto. L'avvicinamento al canale, attraverso la steppa di Campo Imperatore, contribuisce anch'esso al fascino dell'escursione: uno scenario del genere è unico in Italia e credo oltremodo raro in Europa!




Canale di Fonte Rionne
Schema del canale di Fonte Rionne

Dati dell'Escursione



Data: 25 aprile 2017
Partenza e Arrivo: circa 500 m a nord di Lago Racollo, lungo la strada, 1600 metri
Punto più alto: vetta del monte Infornace, 2469 metri
Rifugi: rif. Lago Racollo,1600 m
Dislivello totale in salita: 900 metri circa
Dislivello totale in discesa: 900 metri circa
Tempo impiegato6 h 40 min circa (soste comprese) - 1 h 30 min da lago Racollo all'imbocco del canale; 1 h 40 min dall'imbocco del canale alla cima dell'Infornace; 2 h 25 min dalla cima dell'Infornace al lago Racollo.
Sviluppo del percorsocirca 12 Km
Difficoltà: F+ il canale ha un'inclinazione mediamente intorno ai 25°/30° con qualche tratto sui 40°. Quando la neve è poca vi possono essere brevi salti di roccia con difficoltà di I/II grado. Fare attenzione ad eventuali crepacci, che potrebbero essere nascosti!
Attrezzatura: Scarponi da alpinismo invernali, casco, piccozza e ramponi. Una corda, in caso di crepacci nascosti, non sarebbe male (in alcune annate lo spessore del manto nevoso può superare i 20 metri!!).

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